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Poema di Pasqua
Al tempo in cui prenderò in mano il mio sogno e vorrò aprirlo come una lunga sorpresa a corpo e a spirito, voglio immaginare in quel giorno che nessuno mi abbia mai visto e nessuno conosca il mio linguaggio. Ci sono cose dette tra me e te che non avevo nessuna colpa, forse senza pensare. Qui e oggi Pasqua di Resurrezione nel senso che si presume che un cadavere qualsiasi, forse quello di Dio, ci voglia portare lontano insieme ad altri morti. Ma il giorno che noi ci ameremo noi entrambi ci daremo morti, ognuno per conto dell’altro. Non volevamo vedere per le linee i bisogni di pausa, non volevamo mai sapere dei loro ingiusti confini, ma tu non conoscerai mai la mia guerra e io non conoscerò mai la tua pace. Ma ci ameremo ugualmente perchè questo è il Mistero della Resurrezione, quando l’uomo non riconosce il mistero degli altri e lo lascia riposare nella seta dell’egoismo.
Alda Merini
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